La Sfida Mattutina di Luca
Luca era un ragazzino di 12 anni con una passione sfrenata per i videogiochi. Ogni mattina, non appena la sveglia suonava, si precipitava al computer, pronto a immergersi nell'universo fantastico di Roblox. Ma non solo: aveva trovato il modo di trasformare la sua colazione in un'avventura epica.
Mentre mangiava il suo solito toast con la marmellata, indossava l'auricolare e si collegava al suo gioco preferito. Aveva creato una routine: ad ogni morso di toast corrispondeva un'azione nel gioco. Un morso per saltare un ostacolo, due morsi per attaccare un mostro, tre morsi per aprire una cassa del tesoro.
Quel mattino, Luca aveva scelto un gioco di avventura particolarmente impegnativo. Doveva attraversare una giungla pericolosa, piena di trappole e creature ostili. Con ogni boccone, si avvicinava sempre di più al suo obiettivo: un'antica città nascosta.
"Ok, Luca, concentrati!" si diceva tra sé e sé. "Un morso, due morsi, salta!" E con un agile movimento della mano, il suo avatar nel gioco eseguiva un salto acrobatico, evitando una nuvola di frecce avvelenate.
La colazione procedeva a ritmo serrato. Tra un sorso di latte e l'altro, Luca combatteva contro sciami di insetti giganti, risolveva enigmi complessi e superava percorsi a ostacoli sempre più difficili.
Sua madre, abituata alle sue strane abitudini, sorrideva divertita vedendolo così concentrato. "Luca, non dimenticare lo zaino!" gli ricordò, ma lui, senza staccare gli occhi dallo schermo, rispose con un cenno del capo.
Finalmente, dopo aver consumato l'ultima briciola del suo toast, Luca riuscì a raggiungere la città perduta. Era una sensazione fantastica! Ma il tempo stringeva e doveva affrettarsi a prepararsi per la scuola. Con un sospiro, si staccò dal computer e iniziò a vestirsi, già pensando alla prossima avventura che lo aspettava la sera successiva.
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