La Signora dei Bomboloni
Luisa aveva quarant'anni, un sorriso luminoso e una passione smodata per i romanzi rosa. Viveva in un piccolo paese di provincia e lavorava come bibliotecaria. La sua vita, apparentemente tranquilla, nascondeva un piccolo segreto: era follemente innamorata di un gruppo di ragazzi ventenni che frequentavano la palestra del paese.
Ammirava la loro energia, la loro spensieratezza e, ammettiamolo, anche i loro muscoli. Sognava di vivere avventure appassionate, di essere la protagonista di un romanzo d'amore, ma la realtà era ben diversa.
Un giorno, mentre sfogliava un libro di ricette, un'idea le balenò in mente: i bomboloni alla crema. Erano morbidi, golosi e, soprattutto, fatti in casa con tanto amore. Decise che sarebbero stati il suo biglietto da visita per conquistare i cuori dei suoi giovani amori.
Così, ogni settimana, Luisa si metteva ai fornelli e preparava una teglia di soffici bomboloni, farciti con una crema pasticcera irresistibile. Poi, con il cuore in tumulto, li avvolgeva in un foglio di carta da forno e li lasciava sulla panchina della palestra, accompagnati da un bigliettino anonimo.
I ragazzi, incuriositi da quei dolci misteriosi, iniziarono a chiedersi chi fosse la loro benefattrice. “Chissà chi è la nostra fan segreta”, scherzavano tra una serie di ripetizioni e l'altra.
Luisa, nascosta dietro una finestra, li osservava mentre assaggiavano i suoi bomboloni. Il suo cuore batteva all'impazzata ogni volta che uno di loro sorrideva gustando i dolci.
Ma nonostante i suoi sforzi, niente sembrava funzionare. I ragazzi, abituati a relazioni più superficiali, non capivano i suoi gesti romantici. Per loro, Luisa era semplicemente la "signora dei bomboloni", una figura materna e un po' fuori dal mondo.
Delusa ma non arrendevole, Luisa decise di cambiare tattica. Smisi di lasciare i bomboloni e iniziò a partecipare alle attività del paese. Si iscrisse al corso di ballo, frequentò il circolo di lettura e si offrì volontaria per organizzare la festa di paese.
Gradualmente, i ragazzi iniziarono a conoscerla meglio e a vedere in lei non solo una donna più grande, ma una persona interessante e divertente. E fu proprio durante la festa di paese che Luisa, con un pizzico di coraggio, si avvicinò al ragazzo che le piaceva di più.
"Ti ricordi i bomboloni?" gli chiese con un sorriso.
Il ragazzo la guardò sorpreso. "Certo che me li ricordo! Erano buonissimi!"
In quel momento, Luisa capì che forse l'amore non si conquista con i dolci, ma con la sincerità, l'amicizia e un pizzico di pazienza. E chi sa, forse un giorno, anche lei avrebbe potuto vivere una storia d'amore degna di un romanzo rosa.
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