Ah, che bella idea! Preparati per un'avventura un po' fuori dal comune...
Disney1068, al secolo Marco Rossi, era un quindicenne milanese con una passione smodata per i manga e gli anime, tanto da aver scelto un nickname che omaggiava il suo universo narrativo preferito. Passava ore a disegnare i suoi personaggi preferiti, sognando un giorno di poterli incontrare davvero.
Un pomeriggio di pioggia, mentre navigava sul suo vecchio portatile alla ricerca di nuove fan fiction su Dragon Ball, un improvviso sbalzo di tensione fece tremare la stanza. Il monitor sfarfallò, emettendo una luce accecante, e Marco si ritrovò avvolto in un vortice di energia color arcobaleno.
Quando la luce si affievolì, Marco si ritrovò in un luogo completamente diverso. Il cielo era di un azzurro intenso, punteggiato da nuvole rosa confetto, e la vegetazione era lussureggiante e dai colori vivaci. Un'aura di energia calda e potente permeava l'aria.
"Dove... dove sono finito?" mormorò Marco, stringendo il suo fedele quaderno da disegno.
All'improvviso, un fruscio tra gli alberi attirò la sua attenzione. Ne emerse una figura incredibile: un uomo dai capelli a fiamma neri, vestito con un'uniforme arancione e blu, con una coda scimmiesca che gli ondeggiava dietro la schiena. Era inconfondibilmente Goku.
Marco rimase paralizzato, il cuore che gli batteva all'impazzata. "G-Goku... sei... sei reale?" riuscì a balbettare.
Goku si voltò, i suoi occhi neri e penetranti fissi sul ragazzo. "E tu chi sei? Non ti ho mai visto da queste parti." La sua voce era sorprendentemente gentile, nonostante l'aspetto imponente.
Superato lo shock iniziale, Marco trovò il coraggio di avvicinarsi. "Io... io mi chiamo Marco, ma su internet mi conoscono come Disney1068. Vengo da un altro mondo... credo."
Goku lo guardò con curiosità. "Un altro mondo? Wow, non capita tutti i giorni!" Poi un sorriso largo e ingenuo gli illuminò il volto. "E dimmi, sei forte?"
Marco arrossì. "Beh, non come te. Io... io sono solo un fan. Disegno i tuoi combattimenti, conosco tutte le tue mosse..."
Con sua sorpresa, Goku non rise. Anzi, si avvicinò e si chinò alla sua altezza. "Davvero? Allora devi conoscere un sacco di cose interessanti! Magari potresti spiegarmi quella strana tecnica che Vegeta ha usato l'ultima volta..."
E così, in quel mondo alieno e meraviglioso, nacque un'amicizia improbabile. Marco, il ragazzo milanese appassionato di Dragon Ball, si ritrovò a chiacchierare con il suo eroe, spiegandogli i dettagli delle sue battaglie, le strategie, persino le interpretazioni dei fan. Goku, a sua volta, era affascinato dal mondo di Marco, dalle sue tecnologie, dai suoi racconti di una vita senza combattimenti costanti.
Si allenarono insieme, non allo stesso livello ovviamente, ma Goku insegnò a Marco alcune basi del controllo del ki, divertendosi nel vedere la sua sorpresa quando riusciva a emettere una debole fiammella di energia. Marco, in cambio, gli raccontava storie del suo mondo, gli mostrava i suoi disegni, e insieme guardavano il tramonto su pianeti sconosciuti.
Un giorno, Goku gli chiese: "Marco, come sei arrivato qui?"
Marco gli raccontò dello sbalzo di tensione e del vortice di luce. Goku si grattò la testa pensieroso. "Mmm, sembra una cosa strana. Forse è stata un'energia particolare a connettere i nostri mondi per un momento."
Passarono giorni, poi settimane. Marco si sentiva parte di quel mondo, ma sentiva anche la mancanza della sua famiglia. Un giorno lo confidò a Goku.
L'Saiyan lo ascoltò con attenzione, poi gli mise una mano sulla spalla con un sorriso rassicurante. "Capisco. Anche io tengo molto ai miei amici e alla mia famiglia. Cercheremo un modo per farti tornare a casa, Disney1068."
Insieme, con l'aiuto degli altri Guerrieri Z, cercarono una soluzione. Bulma analizzò i racconti di Marco, cercando di capire la natura dell'energia che lo aveva trasportato. Dopo tentativi ed errori, riuscirono a creare un dispositivo in grado di replicare, in parte, quell'energia.
Il giorno del suo ritorno, Marco si sentiva combattuto. Aveva stretto un'amicizia sincera con Goku e gli altri. Goku gli strinse la mano con un largo sorriso. "È stato bello averti qui, Disney1068! Spero che un giorno potrai tornare a trovarci!"
"Anche per me, Goku. Non dimenticherò mai questa avventura," rispose Marco, con gli occhi lucidi.
Il dispositivo si attivò, avvolgendo Marco in una luce familiare. In un attimo, si ritrovò nella sua stanza a Milano, il vecchio portatile ancora acceso sulla pagina della fan fiction.
Era tutto un sogno? Marco guardò le sue mani. Erano leggermente diverse, come se avessero assorbito una nuova energia. Poi, aprì il suo quaderno da disegno. Tra i suoi schizzi, ne spiccava uno nuovo: un ritratto sorridente di Goku, con una dedica semplice ma potente: "Grazie, amico mio".
Da quel giorno, Marco continuò a disegnare e a sognare, sapendo che, da qualche parte in un universo lontano, un Saiyan di nome Goku si ricordava di un ragazzo di Milano con una grande passione per le sue avventure. E chissà, forse un giorno, le loro strade si sarebbero incrociate di nuovo.
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