Il sole primaverile splendeva tiepido su Tokyo, tingendo di rosa i ciliegi in fiore. L'aria era frizzante, carica dell'eccitazione che precede la Pasqua. Gli studenti dell'Istituto di Arti Occulte di Tokyo si preparavano a festeggiare, ma un'ombra di malumore aleggiava su di loro. Satoru Gojo, il loro potente e carismatico sensei, era scomparso senza lasciare traccia.
"Dove sarà andato?" si chiese Nobara Kugisaki, incrociando le braccia al petto.
"Conoscendolo, starà tramando qualcosa di assurdo," rispose Megumi Fushiguro, con un sospiro rassegnato.
Yuji Itadori, invece, era ottimista. "Sono sicuro che tornerà con una sorpresa!"
E infatti, il ragazzo non si sbagliava. Improvvisamente, un enorme coniglio bianco fece il suo ingresso nel cortile dell'istituto. Ma non era un coniglio qualunque. Era Satoru Gojo, travestito da coniglio pasquale, con tanto di orecchie lunghe e un cesto pieno di uova colorate.
"Buona Pasqua, ragazzi!" esclamò Gojo, con la sua solita voce allegra.
Gli studenti lo guardarono a bocca aperta, increduli. "Sensei, cosa sta succedendo?" chiese Yuji, con gli occhi spalancati.
"Ho pensato di portare un po' di spirito pasquale," rispose Gojo, sorridendo. "E poi, volevo vedere le vostre facce sorprese."
Gojo iniziò a distribuire le uova di cioccolato, facendo battute e scherzi, come suo solito. L'atmosfera si riempì di risate e allegria, e anche i più scettici, come Megumi, non poterono fare a meno di sorridere.
Ma la sorpresa più grande doveva ancora arrivare. Gojo tirò fuori un uovo gigante, decorato con nastri e fiori, e lo aprì. All'interno, c'era un piccolo pulcino giallo, che cinguettava felice.
"Auguri di buona Pasqua!" disse Gojo, con un sorriso raggiante.
Gli studenti erano commossi. Gojo, nonostante la sua eccentricità, aveva un cuore grande e sapeva sempre come rendere speciali le occasioni. E quella Pasqua, grazie al suo travestimento da coniglio, sarebbe rimasta impressa nei loro cuori per sempre.
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