Gabriele D’annunzio, nato a Pescara, il 12 marzo 1863, con
il segno zodiacale del Pesci in III decade, e morto a Gardone Riviera, il 1
marzo 1938 all’età di 75 anni, è stato un militare, un politico, un
giornalista, un drammaturgo, uno scrittore ed un poeta italiano.
Per via della sua posizione, nella letteratura italiana, di
poeta sacro, fu soprannominato, come Giosuè Carducci, il Vate.
A Ceppo si faceva un presepino
con la sua brava stella inargentata,
coi Magi, coi pastori, per benino
e la campagna tutta infarinata.
La sera io recitavo un sermoncino
con una voce da messa cantata,
e per quel mio garbetto birichino
buscavo baci e pezzi di schiacciata.
Poi verso tardi tu m’accompagnavi
alla nonna con dir: “Stanotte L’Angelo
ti porterà chi sa che bei regali!”.
E mentre i sogni m’arridean soavi,
tu piano, piano mi venivi a mettere
confetti e soldarelli fra’ i guanciali.
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