domenica 29 giugno 2025

 Nella vibrante città di Scalea, dove le antiche rovine incontravano le moderne strade, viveva un ragazzo di nome Arturo Tuttoduro. Arturo non era un ragazzo qualunque; aveva un cuore impavido e pugni e calci che potevano mettere al tappeto anche i più grandi malvagi.

Un giorno, una notizia terribile si diffuse per Scalea: un malvagio tiranno aveva rapito una ragazza innocente, tenendola prigioniera nella sua fortezza in cima alla collina. Senza esitazione, Arturo Tuttoduro decise che l'avrebbe salvata.

Il suo cammino fu irto di pericoli. In ogni vicolo buio e dietro ogni angolo, scagnozzi del tiranno si materializzavano, cercando di fermarlo. Ma Arturo era inarrestabile. Con un calcio ben piazzato, mandava un bruto a rotolare giù per le scale. Con un pugno fulmineo, faceva volare un altro in un mucchio di spazzatura. I suoi movimenti erano rapidi e precisi, una danza di forza e determinazione.

Mentre si avvicinava alla fortezza, i nemici si facevano più numerosi e feroci. C'erano uomini con mazze chiodate e altri con spade scintillanti, ma Arturo non si tirava indietro. Schivava i colpi con agilità e rispondeva con una raffica di pugni e calci che li lasciava a terra, confusi e sconfitti.

Finalmente, Arturo raggiunse la fortezza. La porta era sorvegliata da due giganti, ma anche loro non furono all'altezza della sua furia. Con un balzo, Arturo li superò, atterrando all'interno. La ragazza era lì, spaventata ma illesa. Il tiranno, un uomo corpulento e minaccioso, si fece avanti, ma Arturo era pronto.

La battaglia fu breve ma intensa. Arturo schivò un colpo del tiranno e rispose con una combinazione di pugni e calci che lo lasciò senza fiato. Il tiranno cadde a terra, sconfitto.

Arturo liberò la ragazza, e insieme tornarono a Scalea, accolti come eroi. Da quel giorno, il nome di Arturo Tuttoduro fu sussurrato con rispetto e ammirazione in tutta la città, il ragazzo che con la sua forza e il suo coraggio aveva salvato Scalea dal male.




Nessun commento:

Posta un commento